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Luis Enrique: la dignità del vinto e la forza di rialzarsi

Massimo rispetto per Luis Enrique, l'allenatore della Spagna.


La morte (per un tumore alle ossa) della figlioletta di 9 anni tanto amata lo aveva colpito ma ha dimostrato che si è ripreso bene, tornando in campo per dare il meglio di sé.


Ha permesso alla Spagna di giocare una bella partita, forse portando a casa la prestazione migliore prima dei rigori, e nonostante la tensione del momento ha scherzato volentieri con gli italiani che gli capitavano vicino, come con Chiesa.

Fonte: TrendingNews.it


"Sportivamente" ha detto che augura all'Italia di vincere gli Europei e di tifare per noi. Italiani e spagnoli sono infatti due popoli latini che molto hanno in comune. Due popoli fratelli, figli di quell'Impero Romano e di quella Chiesa Cattolica che li hanno resi grandi per secoli e da cui purtroppo si sono allontanati sotto molti punti di vista. La speranza è che le due nazioni riscoprano del tutto la grandezza perduta e si riprendano il prima possibile dal brutto andazzo intrapreso per onorare questi due venerabili genitori.


Nel mentre, attendiamo trepidanti la finale di domenica sera sperando che, dopo tante gioie forse un po' inaspettate, gli azzurri ci regalino l'ultima gioia definitiva: la vittoria all'europeo.

Forse almeno per una sera, dimenticandoci del momento difficile che stiamo passando, l'Italia sarà davvero pienamente unita.

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